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OLFATTOMETRIA DINAMICA

L'olfattometria dinamica appartiene alle ''tecniche sensoriali'', è un modo standardizzato per misurare le concentrazioni di odori usando il senso dell'olfatto umano. Il naso umano, adeguatamente addestrato, rappresenta infatti un ottimo strumento di misura per la rilevazione degli odori, sia di quelli sgradevoli che di quelli piacevoli.

L'olfattometria dinamica è l'unica metodologia accettata a livello internazionale per la misurazione della concentrazione di odore: Il passo più significativo verso la standardizzazione dell'olfattometria in Europa è stata l'introduzione, nel 2003, del Norma europea EN 13725 ''Qualità dell'aria - Determinazione della concentrazione di odori mediante olfattometria dinamica'', che tratta diversi aspetti della misurazione, come procedure e materiali di campionamento, presentazione del campione ai valutatori, registrazione dei dati, calcolo e comunicazione e requisiti di qualità delle prestazioni.

Le fonti di inquinamento olfattivo possono avere le più disparate origini; parlando di cattivi odori o di odori molesti possiamo riferirci a vari tipi di impianti e produzione:
- produzione di conglomerati bituminosi, 
- produzione di prodotti chimici, 
- lavorazione di materie plastiche, 
- fonderie, 
- produzione di pitture e vernici, 
- torrefazioni di caffè;

ma anche, in ambito agroalimentare:
- allevamenti zootecnici, 
- lavorazione degli scarti di macellazione, 
- produzione di concimi e fertilizzanti,
- impianti di produzione di biogas (da biomasse e/o reflui zootecnici), lavorazione scarti di prodotti vegetali.

Non ultimi anche gli impianti di depurazione acque e fanghi possono essere fonte di odori molesti insieme agli impianti di essicazione pollina, letame e fanghi di depurazione come anche le vasche di raccolta del percolato, gli impianti di compostaggio e le discariche di rifiuti a matrice organica.

COME AVVIENE IL CAMPIONAMENTO E L'ANALISI OLFATTIVA

I campioni di aria odorosa vengono raccolti alla fonte dell'odore in sacchetti adatti, quindi vengono analizzati diluendoli con aria fresca, inodore o ''neutra'' in quantità decrescenti.

L'analisi viene effettuata presentando il campione al gruppo di panelisti a concentrazioni crescenti per mezzo di un particolare dispositivo di diluizione chiamato olfattometro, fino a quando i panelisti non possono rilevare un odore diverso dall'aria neutra di riferimento. Il risultato di questa misurazione è la concentrazione di odore del campione, espressa in unità di odore europee per metro cubo (ouE / m3). Ciò rappresenta il numero di volte in cui il campione è stato diluito con aria neutra (inodore) per raggiungere la concentrazione della soglia di rilevamento degli odori. Pertanto, se il campione deve essere diluito 100 volte con aria pulita in modo che il pannello non riesca più a percepire l'odore, ciò significa che il campione ha una concentrazione di 100 ouE / m3.

Agrosistemi realizza la quantificazione degli odori presenti in campioni d’aria prelevati nelle più svariate condizioni ambientali. I campioni prelevati vengono analizzati in camera olfattometrica entro trenta ore dal campionamento. In camera olfattometrica è presente un Olfattometro SCENTROID S400, dove sono operative sei postazioni che contemporaneamente permettono agli esaminatori la relativa misurazione.
Un gruppo di persone selezionate (esaminatori) determina la soglia di rilevazione dell’odore contenuto nell’effluente campionato, rispettando criteri sensoriali e comportamentali. Il numero delle diluizioni con aria neutra a cui l’odore diviene percepibile dal 50% degli esaminatori è espresso come indice della concentrazione di odore in Unità Odorimetriche per Metro Cubo (ouE/m3).

Le analisi olfattometriche sono completate da un approccio strumentale, le tipologie di odore vengono analizzate anche in spazio di testa e con naso elettronico.